Sclavi, il sostegno di una storica azienda senese
Il delizioso e caldo profumo del pane appena sfornato avvolgerà piacevolmente i vostri sensi, entrando in uno dei dieci Panifici Sclavi, una realtà storica della città di Siena.
Dal lontano 1949 questa famiglia coccola i palati dei suoi clienti con pani toscani tradizionali, pasta fresca fatta a mano, deliziose crostate alla crema e marmellata, un’ampia varietà di biscotti tipici, pizze e il “ciaccino” (la pizza piana tipica senese). Un tripudio di gustosi profumi e intensi sapori, per vivere Siena anche attraverso il senso del gusto, assaporando la tradizione, custodita nel tempo da generazioni di fornai appassionati. Nei Panifici Sclavi, distribuiti su tutto il territorio cittadino e circostante, vengono sfornati ogni giorni i dolci classici di Siena, come panforte, ricciarelli, cavallucci e copate, preparati a mano secondo antiche ricette, che risalgono al Medioevo e al Rinascimento. Sulle vostre tavole potrete portare la genuinità della pasta fresca fatta a mano, scegliendo tra le tante varietà proposte, come pici, ravioli, gnocchi, tortellini.
“Siamo un’azienda storica, che rappresenta Siena fin dal ‘49 e vogliamo dare il nostro contributo come rappresentanti della città a una squadra del nostro territorio, – dichiara la proprietaria Eleonora Capitanelli – perché siamo consapevoli che lo sport è importante e dev’essere appoggiato e promosso, dato che porta avanti dei valori positivi e significativi. I giocatori lavorano e faticano quotidianamente per conseguire dei risultati e noi crediamo nelle loro possibilità, come crediamo nella nostra azienda e anche loro devono crederci, ancor più di noi. Sicuramente bisogna puntare sempre a conquistare il traguardo più alto, ma i ragazzi stanno dimostrando un grande impegno e hanno già raggiunto dei risultati. Ci saranno altre sconfitte e altre vittorie, ma quando si mettono in gioco amore, passione e impegno si cambia il sapore di tutto e si ottiene, ancor prima di una vittoria materiale, una preziosa vittoria personale”.