Microfoni a Capitan Bittoni
Ha assunto i gradi di capitano nella stagione più importante, quella dello sbarco nel palcoscenico nazionale, la sua rilevanza nella squadra è simboleggiata anche da quel numero 1 che porta sulle spalle, per lo schiacciatore Alessandro Bittoni si tratta di una responsabilità notevole: «E’ superfluo sottolineare che sono onorato di essere il capitano di questo team e che il sogno di vincere il campionato nel mio paese, dove sono nato e cresciuto anche pallavolisticamente, rappresenta uno bello stimolo a far bene».
Una volta ci è già riuscito il martello trentunenne che la passata stagione ha vinto la massima categoria regionale. Puntare al bis non è impossibile, le premesse per fare bene ci sono e non lo nasconde. «La Emma Villas si affaccia sulla scena nazionale per la prima volta e questo è un traguardo meritato per una società che sta lavorando molto bene ormai da qualche anno. L’organico allestito promette di stare nelle posizioni che contano della classifica ma avremo bisogno anche del sostegno del nostro pubblico per centrare gli obiettivi fissati».
Malgrado la prima battuta d’arresto subita sette giorni fa in terra marchigiana il morale dei biancoblu rimane alto e la volontà è quella di guardare avanti tenendo la concentrazione ai massimi livelli. «Personalmente sono molto fiero ed orgoglioso di far parte di un gruppo in cui tutti stanno dando un contributo importante alla causa. Questo credo sarà il valore aggiunto della squadra durante il lungo e difficile percorso che questo campionato ci porterà ad affrontare».
Nato il 27 settembre 1982 l’atleta chiusino ha già vestito in passato maglie importanti come quella di Sesto Fiorentino in B1, di Castiglione del Lago ed Orvieto in B2, esperienze che hanno contribuito a formarlo tecnicamente facendolo diventare uno dei giocatori più forti a livello regionale. Le sue spiccate capacità di elevazione ne fanno un punto di riferimento assoluto in attacco, fondamentale che lo vede protagonista anche dalla seconda linea con la sua celebre e temuta ‘pipe’.
