Davide Urbani, il valore aggiunto
Un ragazzo del vecchio stampo, con valori che oggi si fatica a trovare nei giovani: umiltà e rispetto. È su queste caratteristiche che ha imperniato la sua crescita tecnica, ed i risultati sono tangibili per chi lo segue da tempo. L’opposto Davide Urbani parla della sua esperienza a Chiusi: «Abbiamo iniziato la stagione con due pesi tanto differenti quanto simili per responsabilità: essere allo stesso tempo matricola e favorita del girone. Forse è questo che ci ha un po’ frenato dall’inizio del campionato. Poi con l’arrivo di Scappaticcio e con la sua competenza in campo ci siamo risollevati e dalla ottava giornata non abbiamo fatto altro che vincere». Sente che ha ancora tanto da imparare il giocatore perugino e non lo nasconde. «Per quanto mi riguarda quest’anno ho fatto una scelta ‘scolastica’ in quanto andare ogni giorno in palestra è come frequentare un’università della pallavolo e i miei esami sono gli allenamenti e le partite in cui vengo chiamato in causa per aiutare i miei compagni, e per questo non finirò mai di ringraziare in primis l’allenatore Romano Giannini, il suo secondo Massimo Marchettini, il d.s. Fabio Mechini, ed il presidente Giammarco Bisogno». La striscia di vittorie conquistate ha creato i presupposti per lavorare al meglio all’interno della squadra e lo sottolinea. «Il clima dello spogliatoio é sereno e tutti i giocatori sono decisi a mantenere un gruppo coeso per raggiungere insieme degli obiettivi importanti come, in ordine di tempo, disputare da protagonisti le Final Four di Coppa Italia (a Chiusi il 18 e 19 aprile) e centrare la promozione». Partita speciale quella di questo turno per lui che incontra la sua vecchia squadra. «Spero vivamente di poter dare un contributo fattivo, non solo perché ritrovo degli ex compagni, ma anche perché ho e abbiamo voglia di continuare questa striscia positiva e non vogliamo assolutamente mollare questo trend di vittorie». Nato il 24 febbraio 1994 spiccano in lui le qualità combattive.